Le donne cambiano la Storia, cambiamo i libri di Storia.

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LE DONNE CAMBIANO LA STORIA, CAMBIAMO I LIBRI DI STORIA
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31 gennaio 2009

LA GENTE VICINA, IL POTERE LONTANO- comunicato di Circolo M.Mieli

Sei italiani su dieci sono favorevoli ad una forma di riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali, sebbene ancora un italiano su dieci ritenga l’omosessualità immorale. Di contro più di cinque italiani su dieci equiparano l’amore omosessuale a quello eterosessuale e quattro su dieci ritengono che le coppie omosessuali abbiano diritto a sposarsi con il rito civile. Oltre cinque italiani su dieci accetterebbero con sorpresa ma senza problemi un figlio o una figlia omosessuale mentre solo due sparuti italiani su cento ricorrerebbero ad un medico per curarli.

Questi i dati più salienti del Rapporto Italia 2009 dell’Eurispes. Comunque li si voglia leggere, i dati dipingono un’ Italia, quella delle gente comune, che è molto più vicina a gay, lesbiche e transessuali di quanto non lo siano la politica ed il governo di questo Paese, e nonostante le continue prese di posizione omofobe delle gerarchie vaticane oltretevere.

Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli registra con soddisfazione i dati emersi dal Rapporto e ravvisa, nelle variazioni percentuali rispetto al precedente rapporto, il meritevole lavoro delle associazioni glbt che operano sul territorio e che, a volte con notevole sforzo organizzativo, continuano nel loro lavoro di richieste di pari diritti per tutti/e.

Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli
Segreteria Politica – Andrea Berardicurti
06/5413985 – 348/7708437
info@mariomieli.org

14 gennaio 2009

Omosessualità ed Islam al Circolo Mario Mieli

comunicato stampa

Domenica 18 gennaio alle 17,00 Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli organizza, nella sua sede di via Efeso 2A - Roma, un interessante incontro di approfondimento e confronto sul tema “Omosessualità e Islam”.

Se ne è parlato molto nelle scorse settimane anche a proposito della proposta di depenalizzazione universale dell’omosessualità presentata dalla Francia e dall’UE all’Assemblea delle Nazioni Unite, ma è sicuramente utile ricordare come al di là degli aspetti penali ci siano molte implicazioni sociali e culturali che differenziano i vari paesi arabi e islamici tra di loro e che, ormai, toccano da vicino anche l’Italia e l’Europa, per la presenza di ampie comunità di immigrati.

A discuterne con noi, Brian Whitaker, per anni inviato del Guradian in diversi Paesi del Medio Oriente e autore di “L’Amore che non si può dire, Storie mediorientali di ragazzi e ragazze” ; Giorgio Gigliotti, scrittore e giornalista, collabora con diverse testate e ha vissuto sette anni nel Magreb, autore di “Hotel Allah, Racconti dall’Islam”; Daniele Salaris, giovane documentarista che presenta il suo “the Beirut apartment” sulla condizione di alcuni giovani gay e lesbiche libanesi; Francesco Gnerre, professore di Teoria della Letteratura all’Università di Tor Vergata di Roma.

Sono stati invitati anche esponenti di associazioni arabe.

Durante l’incontro oltre al documentario di Daniele Salaris sarà proiettata la raccolta di foto e immagini “Passaggio dall’Islam” di Giorgio Gigliotti.


Brian Whitaker, giornalista del Guardian, Giorgio Gigliotti, Daniele Salaris, presenti al nostro incontro, con l’ausilio di diverse forme espressive – il saggio, il documentario, il racconto letterario – ci offriranno lo spunto per trattare un tema molto attuale, poco trattato e ancor meno conosciuto. Come è vista l’omosessualità nel mondo islamico e, come vivono gli omosessuali nei paesi e nelle comunità islamici. Grazie all’esperienza di questi osservatori particolari che hanno avuto modo di conoscere e vivere direttamente quel mondo potremo accrescere la nostra consapevolezza di una realtà dura, ma anche molto sfaccettata e spesso vista con gli occhi del pregiudizio e dello stereotipo.
Sono invitati e saranno ospiti esponenti di associazioni arabe musulmane romane.

The Beirut Apt. documentario di Daniele Salaris
Il piccolo spazio di un appartamento racchiude tematiche di scala internazionale in questo intimo documentario. La legge libanese condanna le persone LGBT, rendendole vulnerabili di minacce e attacchi - anche dalla polizia - scoraggiandone ogni denuncia. Con riguardo alla sicurezza degli intervistati è stato affittato un appartamento dove questi potessero parlare liberamente. Ne emerge uno spaccato della scena queer in Libano, descritta da ragazzi arabi di diverse fedi religiose e background culturali. Dall’infanzia trascorsa in una zona di guerra agli Hezbollah e al rinnovato conflitto con Israele, questioni d’identità, sicurezza e libertà si combinano con tematiche di sessualità e di genere. Nonostante le differenti culture di origine queste eloquenti individualità condividono la lotta per vivere autenticamente in una cultura che nega la loro esistenza.

· L’Amore che non si può dire, Storie mediorientali di ragazzi e ragazze, di Brian Withaker (ISBN edizioni)
L’inchiesta di Whitaker, costruita attraverso interviste e testimonianze dirette, spesso rilasciate a rischio di violenze, viaggia in molti Stati (Libano, Egitto, Palestina, Iran e Arabia Saudita), racconta le differenze, i diversi gradi di repressione, di oltranzismo, ignoranza e ipocrisia. Si susseguono decine di storie individuali di dolore, amore e violenza: dai gay palestinesi costretti a rifugiarsi in Israele e accusati, perciò, di collaborazionismo, alla vita nei locali notturni di Beirut, ai siti gay egiziani. Con alcune paradossali sorprese: l’omosessualità è più tollerata in Arabia Saudita, dove c’è la pena di morte, che in Egitto, dove è un "atto immorale". Quanto all’Iran, il presidente Ahmadinejad ha sostenuto che "semplicemente non esiste".

· Hotel Allah, racconti dall’Islam di Giorgio Gigliotti (Edizioni Coniglio).
Presenta il libro Francesco Gnerre.
Una manciata di racconti di ambientazione e vissuto arabo. Senza stereotipi e senza banalizzazioni. Raro caso, nella letteratura europea, di uno scrittore occidentale che ha vissuto nei Paesi islamici e ha dedicato la sua vita e il suo lavoro allo studio di Oriente e dintorni, fino a confondersi con essi. Tra “veli” e harem, tra minareti e deserto, tra morti e omicidi, con una scrittura che passa dal poetico al cinematografico, dal giallo all’intimista, si racconta un mondo sconosciuto e fascinoso. Non mancano critiche stringenti agli “assolutismi”, ma l’amore per questa cultura complessa e misteriosa vince con trascinanti e rapinose parole.

Dove: presso la sede del Circolo Mario Mieli, in via Efeso 2/A a pochi passi dalla fermata Metro B San Paolo Basilica.
www.mariomieli.org ; mail cultura@mariomieli.org ; tel.: 065413985

Andrea Maccarrone

Direttivo Circolo di cultura Omosessuale Mario Mieli

www.mariomieli.org